La pietra miliare dell’Imperatore Claudio è uno dei principali monumenti d’epoca romana dell’Alto Adige.
L’iscrizione in latino riferisce che Claudio (41-54 d.C.) nel 46 d.C. fece eseguire importanti lavori di riparazione della prima strada che congiungeva il fiume Po al Danubio, la via Claudia Augusta, precedentemente costruita dal padre dell’Imperatore, Druso.
Le imponenti dimensioni del cippo (circa 70 cm. di diametro), il materiale scelto (prezioso marmo bianco cristallino probabilmente proveniente dalla val Venosta) e la solennità del testo che ricorda anche il padre Druso, morto prematuramente, esaltano l’importanza della pietra quale monumento celebrativo della grande rete viaria creata da questa famiglia di imperatori.
La pietra ha una storia movimentata, strettamente legata a quella del Museo Civico.
Rinvenuta nel 1552 a Rablà, in Bassa Val Venosta, la pietra miliare giunse a Bolzano nel 1570 dove fu collocata a Castel Mareccio fino al 1868, quando venne trasferita nel parco di Palazzo Toggenburg. Nel 1933, in piena era di italianizzazione dell’Alto Adige da parte del Fascismo, il Conte Friedrich Toggenburg donò il cippo romano al Museo Civico di Bolzano, dove avrebbe dovuto fungere da simbolo storico della romanità altoatesina. Per questo, l’allora direttore del Museo Wart Arslan collocò la pietra miliare al centro del foyer del Museo, esattamente al posto del “Cristo sull’asina”, la famosa statua di Hans Klocker che occupava quel posto dal 1905.
Marmo di Toll; h cm 80; diam cm 72
Dalla piazza di Rablat (Bz) (1552)
Bolzano, Museo Civico
Il cippo, ricomposto da tre frammenti, è spezzato inferiormente e lacunoso; tuttavia, la sua iscrizione (un solenne testo celebrativo dell'apertura della via Claudia Augusta) è quasi completamente leggibile, ad esclusione della distanza in miglia:
Ti(berius) Claudius Caesar / Augustus Germ(anicus) pont(ifex) max(imus) p(atriae) / (vi)am Claudiam Augustam / quam Drusus pater Alpibus / bello patefactis derexserat /munit flumine Pado at / (f)lumen Danuvium per / (m(ilia)) p(assuum) CC(...)
"Tiberio Claudio Cesare Augusto Germanico, pontefice massimo, insignito della tribunicias potestas per la sesta volta, console designato al fiume Danubio, per miglia ... la via Claudia Augusta, che il padre Druso aveva tracciato, dopo aver aperto le Alpi con la guerra".
Bibliografia:
- CIL, v, 8003 = ibr, 465 = ILS, 208;
- Basso 1986, PP. 101-102, N. 41. (P.Basso),
- AA.VV. "Tesori della Postumia", Electa 1998, p. 284