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ARCHEOCLUB DI VENEZIA “Luigi Conton” onlus - Venezia

L’Associazione: ARCHEOCLUB DI VENEZIA “Luigi Conton” - Associazione di volontariato (Legge 266/1991,  Iscriz. Registro R. Veneto n. VE 0127 del 12.1.1993).
Indirizzo:  Cannaregio 1376 / A – 30121 VENEZIA
Tel/fax 041710515 - E-mail:  info@archeove.com - http://www.archeove.com

Presidente,  legale rappresentante:  dr. Gerolamo FAZZINI
Tel. 041715365 - tel.cell. 3391797011 - e-mail: gerolamofazzini@libero.it

Aderente a:
- ARCHEOCLUB D’ITALIA,  Associazione  nazionale – Ente morale - Via del Porto 13 - 00153 Roma – http://  www.archeoclubitalia.org;
- FEDERARCHEO - Federazione Italiana Associazioni Archeologiche;

Organizzazione collegata: “Ekos Club”, Associazione di volontariato – Isola del Lazzaretto Nuovo, Venezia

Principale iniziativa dell’Archeoclub di Venezia, associazione per la conoscenza, tutela e valorizzazione dei beni culturali, è il progetto di recupero dell'isola del Lazzaretto Nuovo che ha avuto inizio nel 1987 con l’organizzazione di Campi di volontariato e di ricerca, rivolti in particolare ai giovani, ormai noti a livello nazionale ed internazionale, ed organizzati in collaborazione con l'associazione "Ekos Club", concessionaria dell’isola dal Demanio, e con la Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto.
L’isola, ormai pienamente recuperata, è diventata nel corso degli anni un’area storico-archeologica e naturalistica, un museo “open air”, di grande interesse nella Laguna Nord di Venezia.
Collegata dai vaporetti della Linea 13 Actv con fermata “a richiesta”, l’isola è visitabile il sabato e la domenica, da aprile a ottobre, con visite guidate. In altri giorni e periodi, per gruppi, su prenotazione.
Info:
Tel/fax 0412444011 - e-mail: info@lazzarettonuovo.com - http://www.lazzarettonuovo.com

L’isola del Lazzaretto Nuovo
Nel Medioevo monastero benedettino, dal 1468 l’isola ospitò un “lazzaretto” detto “Novo” per distinguerlo dall’altro vicino al Lido, il “Lazzaretto Vecchio” (che aveva funzioni di ospedale vero e proprio per gli ammalati di peste), divenendo luogo di isolamento preventivo (“quarantena”) per le navi della Serenissima sospette di contagio.
Imponenti edifici, come il cinquecentesco Tezon Grande (che ancora conserva alle pareti scritte e disegni originali), oltre a documenti e reperti che provengono da scavi tuttora in corso, testimoniano questa funzione sanitaria durata circa tre secoli.
A partire dall'epoca napoleonica l’isola del Lazzaretto Nuovo fu utilizzata per scopi militari e tuttora conserva una doppia cinta muraria con corpi di guardia e bastioni esterni.

Dismessa dal Ministero della Difesa nel 1975 e vincolata ai sensi della Legge 1089, è una delle poche isole minori di Venezia, ad aver conosciuto una decisa azione di recupero grazie in particolare ai restauri del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.

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