Miliario di Spurio Postumio Albino - 148 a.C.
Calcare cm 81 x 50; diam ma cm 59; diam min cm 50
Da località imprecisata (forse Redondesco, Mantova)
Verona, Museo Maffeiano, già raccolta Lodovico Moscardo.
Miliario di calcare a forma di colonna, spezzato nella parte inferiore. La superficie iscritta è alquanto danneggiata (h delle lettere nelle quattro righe cm 12, 10, 8, 8).
Nella prima riga, in sovrapposizione alle lettere VMIV del nome Postumius, fu scolpita, in un momento successivo non determinabile, la cifra VIII (h cm 15). Che il personaggio debba identificarsi con il console del 148 a.C. venne dimostrato nel 1821 da Bartolomeo Borghesi (rilettura di quell'editio princeps in un saggio borghesiano di Ezio Buchi).
Alla quarta riga la cifra XXVII (sottinteso: milia passuum: mille passi, corrispondono ad un miglio romano, cioè a 1478 metri) è d'interpretazione controversa.
Per Theodor Mommsen (in CIL, I e CIL, V), essa indica una distanza da Cremona in direzione di Verona; per Franco Sartori una distanza da Verona in direzione di Cremona.
Non ha trovato seguito l'ipotesi di Otto Hirscfeld (precisata da Ernst Lommatzsch, in CIL, I), secondo cui il miliario stava originariamente nel tratto compreso tra Genova e Cremona, a 27 miglia dall'uno e dall'altro centro (per il Lommatzsch tra Genova e Libarna).
Si deve a Mauro Calzolari la recente, e suggestiva, proposta che l'iscrizione, da riferire comunque al ventisettesimo miglio da Cremona sulla strada per Verona, fosse collocata in vicinanza di Redondesco (Mn), dove dal tratto Cremona-Verona si staccava un deverticulum (deviazione) per Mantova.
Rimane oscuro il significato della cifra VIIII sovraincisa a una parte della prima riga (sul problema, da ultimo, Ezio Buchi e Mauro Calzolari).
Dopo aver fatto parte della raccolta di Lodovico Moscardo il monumento passò nel 1817 al Museo Maffeiano di Verona, dove si trova.
S(purius) Postumius S(puri) f(ilius)
S(puri) n(epos)
Albinus, co(n)s(ul).
CX(X)II Genua (Cr(e)mo8nam)
XXVII
"Spurio Postumio figlio di Spurio nipote di Spurio Albino, console.
Da Genova a Cremona 122 (miglia).
(Da Cremona?) 27 (miglia)".

Bibliografia:
Edizioni principali:
- Borghesi 1821 = Borghesi 1864, pp. 79-96;
- CIL, I, 540;
- Ritschl 1862, tav. IV A;
- Garrucci 1877, n. 890;
- CIL, V, 8045;
- ILS, 5806;
- CIL, F, 623 (inoltre p. 920);
- Diech 1964, n. 444;
- ILLRP, 452 add;
- Images 190 a-b;
- Bass0 1986, n. 3, pp.20-21.
- AA.VV. Tesori della Postumia, Electa 1998, p. 282
Alcuni studi:
- oltre a Hirschfeld 1907, p. 169 = Hirschfeld 1913, p. 743,
- Sartori 1960b, p. 167,
- Buchi 1982, pp 61-65 (tutti con bibliografia precedente), da ultimo Bosio 1991, pp. 43-44,
- Calzolari 1992 a, pp. 49-50, Calzolari 1995, p. 36,
- Optima via 1998, passim (tutti con bibliografia precedente).
Inoltre:
- La penetrazione romana e il controllo del territorio, in Tesori della Postumia, Electa 1998 , note 75-78

Autore: Gino Bandelli