VIA ANNIA

Via Annia con i luoghi di rinvenimento di miliari.

Le vie Annie variamente attestate, soprattutto su base epigrafica, sono tre o quattro.
Il documento più antico riguarda una presunta via Annia dell’Italia meridionale, della quale abbiamo due o forse tre diverse evidenze: la principale è costituita dal miliare con la cifra CCLX eretto dal pretore Tito Annio, databile nel II secolo a.C.. Fu rinvenuto nel 1953 in contrada Vaccarizzo presso Sant’Onofrio (Vibo Valentia)...

Una seconda via Annia è sicuramente documentata nella Venetia, subito ad ovest di Aquileia, da una serie di iscrizioni...

Di una terza via Annia, ritenuta dagli studiosi una strada vicinale del territorio falisco, abbiamo testimonianza a nord di Roma, presso Civita Castellana, da due iscrizioni, forse provenienti entrambe da Falerii Novi, i cui ruderi sono stati saccheggiati per secoli...

L’accresciuta potenza militare ed economica di Aquileia, e gli avanzati lavori della bonifica occidentale portarono la città ad essere collegata direttamente con il maggior sistema stradale romano tramite l’arrivo basso e costiero della nuova consolare Annia proveniente da Adria (Rovigo).
Questa strada, fatta costruire dal Pretore o Console Tito Annio Rufo, negli anni 131 – 128 a.C., fu il naturale proseguimento ad est della via Popilia che si staccava presso Rimini dalla via Flaminia proveniente da Roma. Vengono perciò esclusi in quanto non trovano nessun riscontro archeologico e topografico i presunti ed antecedenti collegamenti costieri con Aquileia provenienti da ovest, accreditati ai Consoli Emilio Lepido del 175 a.C. (Via Emilia Altinate), e Tito Annio Lusco padre de Console Rufo del 153 a.C.
cartina-via-anniaL’arrivo della consolare Annia ad Aquileia, causò la modifica del flusso del traffico viario in tutta l’area veneta, friulana ed isontina con la conseguente parziale scomparsa del tratto terminale della Postumia dopo Oderzo, in particolare molto del traffico di questa consolare proveniente dall’alta Italia venne orientato ed unito con quello basso della via Annia e dal centro Italia e quindi su Aquileia mediante il nuovo raccordo Oderzo - Concordia (Portogruaro) come appare negli antichi itinerari (Tavola K. Peutinger).
Di conseguenza anche nel monfalconese, il traffico prese un’altra direzione, diminuendo sulla via Postumia, proveniente dal passo sull’Isonzo Villesse Cassegliano, ed aumentando notevolmente sulla nuova direttrice costiera Concordia - Aquileia - Monfalcone.

 

Bibliografia:
- Viabilità e comunicazioni tra Italia settentrionale ed area alpina nell'antichità: tendenze e prospettive della ricerca, Stefano Magnani, in "Quaderni Friulani di Archeologia" XVII/2007, pp. 23-43
- Diego CENCIG. Elementi topografici notevoli sulle vie di accesso di Aquileia romana e sull antica viabilita' orientale del Friuli Venezia Giulia
Il raccordo stradale di Sevegliano dalla consolare Postumia a Monastero di Aquileia;
Il nodo strdale di Terzo e la strada alta dei Ronchi;
La via detta Gemina dalla porta settentrionale di Aquileia al ponte di Terzo;
L'anno di nascita della consolare Annia, e la ricostruzione dell'intero sistema stradale monfalconese tra i fiumi Isonzo e Timavo, compreso il percorso terminale della consolare Postumia.
Fonte: Star Light Editions 2018 - www.antiqva.org - info@antiqva.org
- Giovanni UGGERI, La_nuova_via_Annia_da_Roma_ad_Aquileia

Leggi tutto nell'allegato: La_nuova_via_Annia_da_Roma_ad_Aquileia di Giovanni UGGERI, in "Rivista di Topografia Antica - XXII 2012" Magio Congedo Editore.

Vedi anche: - Aquileia terminale della via Annia, di Cristiano Tiussi
- Annia e romanizzazione del NE, 05.2020, di Antonio Martin

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