Rimini ha ancora nel proprio territorio, lungo il tracciato della Via Flaminia, a poca distanza dalle posizioni originarie, due cippi miliari già ricordati e descritti da Jano Planco (1693-1775), da Johann Caspar von Goethe (1710-1782), padre del famoso poeta, e da Padre Luigi Nardi (1777-1837): il Primo miliare in località Colonnella e il secondo in località Dimare (Miramare).
La colonna litica in loc. Colonnella è stata trasferita, nel 2012, dal punto in cui si trovava da tempo immemorabile, a ridosso di una proprietà privata, a una posizione più vicina a quella originaria, precisamente ai margini dell’antica strada consolare. Gli scavi archeologici condotti per realizzare un parcheggio pubblico hanno infatti riportato alla luce un tratto del piano stradale della Flaminia e il suo margine lato mare. Proprio su questo limite si è deciso di ricollocare il cippo.
Nel corso dei lavori, oltre al già citato tratto della via Flaminia, abbastanza ben conservato, è stata rinvenuta una vasta necropoli della prima età imperiale costituita per lo più da sepolture a incinerazione con ricchi corredi funerari.
Il miliare poi è stato “liberato” dalla posizione precedente, addossata a una recinzione privata, per poi essere nuovamente collocato ai margini dell’antico tracciato della consolare Flaminia. L’ispezione prima, l’analisi poi della sua consistenza e integrità, hanno consentito di liberarlo dagli elementi in calcestruzzo moderno che lo circondavano.
Tali interventi sono stati l’occasione per confermare le dimensioni che aveva già rilevato lo studioso riminese Luigi Tonini nel 1864. Il cippo è alto, dalla base quadrangolare alla sommità, metri 2,68 e ha una circonferenza, nel punto maggiore, di 62 centimetri; la base quadrangolare ha lati di 72 e 74 centimetri. La pietra con cui è realizzato il Primo miliare è quella locale di San Marino; il cippo ha un peso stimato di poco più di 4 tonnellate e non presenta segni di iscrizioni.
Il manufatto è stato anche oggetto di interventi di pulizia e restauro. L’area in cui è stato collocato è stata sistemata con una siepe per distaccarlo dall’area destinata a parcheggio pubblico; una porzione di questa “area archeologica” è stata pavimentata con una finitura rustica di pietra frantumata calcarea, in analogia con la finitura antica della Via Flaminia.
Un pannello informativo (redatto dalla Soprintendenza Archeologica e dai Musei Civici di Rimini) fornisce la descrizione del Cippo e della Via Flaminia, ed illustra l’importante area sepolcrale attigua, senza omettere di menzionare i preziosi ritrovamenti archeologici di età romana risalenti all’estate 2011.