All'altezza del V miglio, il perfetto rettifilo della strada attua una lieve curva a sinistra, svolgendo un rapido semicerchio oltre il quale si ripone nella stessa direzione tenuta precedentemente.
Proprio qui era il V miliare della strada, legato a memorie antichissime della storia di Roma, quali le Fosse Cluilie attribuite al re di Alba Longa Cluilio, che avrebbe posto il campo in questo luogo marciando su Roma al tempo del re Tullio Ostilio; qui sarebbe avvenuto il celebre duello tra gli Orazi ed i Curiazi.
Si è pensato che il luogo avesse segnato, sul percorso della strada che aveva collegato ad Alba Longa prima della costruzione della via di Appio Claudio, il confine tra i due stati ai tempi dei primi re: la curva della via Appia avrebbe rispettato un segnacolo sacro, un santuario di confine antichissimo, del quale oggi non si conserverebbe più traccia.
Gli antichi ricordavano anche, al V miglio, le tombe degli Orazi e dei Curiazi caduti, per cui gli eruditi dei secoli scorsi identificarono questi sepolcri nei tre grandi tumuli che si vedono sulla destra: prima un tumulo isolato che è stato riferito ai tre Curiazi uccisi dall'Orazio superstite; poi, affiancati, i due tumuli riferiti ai due Orazi per primi caduti.
Fonte:
- Lorenzo Quilici, Via Appia, da Porta Capena ai Colli Albani, Fratelli Palombi Editori, Roma 1989, p. 49.