Oltre sessanta cippi miliari si sono conservati relativamente alla via Appia Traianea, dei duecento che erano, con il nome di Traiano.
Tutti erano della consueta forma cilindrica del cippo, portano nel cartiglio un'iscrizione, che muta solo per l'indicazione dei miglio al primo rigo (CIL, IX, 6603 ss.):
Imp(erator) Caesar/Divi Nervae f(ilius) nerva Traianus(Aug(ustus) Germ(anicus) Dacic(us)/Pont(ifex) Max(imus), tr(ibunicia)pot(estate)/XIII, im(perator) VI, co(n)s(ul) V/p(ater) p(atriae)/viam a Benevento/Brundisium pecun(ia)/sua fecit
(L'imperatore Cesare, figlio del Divo Nerva, Nerva Traiano, Augusto, vincitore dei Germani e dei Daci, Pontefice Massimo, nel tredicesimo anno della sua potestà tribunicia, trionfatore per la sesta volta, console per la sesta, padre della patria, costruì la via da Benevento a Brindisi a sue spese.
Fonte:
- Lorenzo Quilici, Via Appia, dalla pianura pontina a Brindisi, Fratelli Palombi Editori, Roma 1989, p. 64.