... il ritrovamento nel 1945 da parte di un Santarcangiolese di una pietra miliare (Fig. 6), una di quelle pietre che lungo la strada indicavano le distanze ai viandanti, recando scritte quante miglia mancavano da quel punto alla città più vicina. Questo miliario, trovato da Renato Pedretti, attualmente si trova presso il lapidario dei Musei Comunali di Rimini. È molto alto (2.80 m), quindi come miliario è piuttosto rilevante, ma l'elemento più interessante è che presenta un'iscrizione incisa. E' stato trovato alla profondità di 3.30 m dal piano di calpestio, al limite di un tratto di strada romana, lastricata con basoli, un tratto della Via Aemilia, precisamente vicino alla crepidine, cioè al marciapiede della strada, a 200 metri dal ponte di S. Vito.
L'iscrizione è questa latina:
Imp(erator) Caesar Augustus, / pontifex maximus, [co(n)s(ul)] / XIII, tribunic(ia) potestate [X]XI[I], / viam Aemiliam ab Arimino /ad flimen Trebiam / muniendam curavit. VII
traducibile così:
«L'imperatore Cesare Augusto, pontefice massimo, console per la tredicesima volta, tribuno per la ventiduesima, fece lastricare la via Emilia dal Marecchia al fiume Trebbia. 7 miglia».
Leggi tutto nell'allegato: Cristina RAVARA MONTEBELLI, Il_Rubicone-Uso